Descrizione
L’attuale strada per la Val Vobbia, aperta solo nel 1800, lambisce il lato Nord del palazzo ove è probabile che sorgessero delle abitazioni destinate ai dipendenti degli Spinola, ora scomparse.
Il Castello è formato da un corpo di fabbrica ad “L” chiusa a quadrilatero da due cortine e da una torre a pianta circolare. La parte di proprietà comunale, oggetto dell’intervento, è costituita dalla porzione più a sud che comprende anche la loggia seicentesca a picco sullo Scrivia.
Il castello fu centro della giurisdizione feudale degli Spinola fino al 1798 (anno della caduta dei Feudi Imperiali Liguri), dalla fine del 1500 perde probabilmente ogni carattere difensivo per diventare sede governo ( al suo interno ad esempio si amministrava la giustizia al Banco della Regione e si rogavano atti notarili).
Il Castello di Isola è citato i documenti scritti a partire dal 1394: infatti, la sua costruzione risale, probabilmente al periodo immediatamente successivo al 1362, anno in cui gli Spinola si dividono i feudi di Valle scrivia e di Val Borbera e diviene, quindi necessaria una sede per il governo spigolino.
Il documento più significativo riguardante il nostro Castello rimane comunque quello ritrovato recentemente da Lorenzo Tacchella e pubblicato in “ Nuovi documenti per la storia di Isola del Cantone” edito a Verona, 1990, che raccoglie una serie di testimonianze sui lavori di ampliamento eseguiti nel 1628. Da qui apprendiamo che già allora emergevano le grandi esigenze statiche che interessano ancora oggi l’angolo sud-ovest del complesso e che anzi proprio per porvi rimedio fu costruita la loggia (ora da tutti chiamata Torre) che ancora oggi caratterizza fortemente il Palazzo.
Ceduto poi agli inizi del 1800 alla famiglia De Negri-Zuccarino ha subito notevoli trasformazioni per adattarlo a residenza di più famiglie: fu modificata la copertura e le finestre del piano nobile; fu anche aggiunto un terrazzo con colonnine in cemento.
Sotto un profilo di documentazione iconografica, il Palazzo è raffigurato per la prima volta in una stampa settecentesca raffigurante i territorio del feudatario Giulio Spinola; una rappresentazione più recente e sicuramente più dettagliata risale invece al 1855 ed è costituita da un’incisione a cura di L. Righini: scorgiamo il fronte sullo Scrivia e parte della copertura così come giunta ai giorni nostri.
Modalità d'accesso
Luogo privo di barriere architettoniche ed accessibile a tutta la cittadinanza.
Non è previsto alcun costo per l'ingresso.
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 4 settembre 2024, 12:12